Pimienta

Spezia tropicale coltivata principalmente in Giamaica. Introdotto in Europa da Colombo, che lo trovò allo stato selvatico nelle isole caraibiche e pensò fosse quello che lui stava cercando, il pepe, da qui il suo nome spagnolo di pimienta (pepe), italianizzato in pimento. Nel corso dei secoli il nome fu cambiato in pepe della Giamaica, poiché la maggior parte delle coltivazioni e la migliore qualità di questa spezia provengono da quest’isola. È la sola spezia importante che continua a provenire esclusivamente dalla sua regione d’origine e ciò fa si che sia ritenuta la spezia del Nuovo Mondo.

Coltivazione

Si tratta di un albero sempreverde che raggiunge i 9m di altezza. Produce frutti dal sesto-settimo anno di vita e può proseguire sino a cento anni. La raccolta avviene manualmente, quando le bacche raggiungono la giusta dimensione, ma ancora verdi, poiché a completa maturazione perdono l’aroma. Si fanno essiccare su piattaforme di cemento per 5-10 giorni, quindi si vagliano e si classificano. Le bacche hanno grandezza di un pisello, la superficie è ruvida e seccando assumono un colore marrone rossiccio.

Note aromatiche

Ha un aroma piacevolmente fragrante. Il nome ne riflette il sapore piccante, simile a quello di una miscela caratterizzata da note pepate, chiodi di garofano, cannella, noce moscata e macis. Questa combinazione di aromi è il motivo per il quale gli inglesi lo chiamano allspice. Il sapore è dato principalmente dal rivestimento esterno.

Note gastronomiche

È uno dei principali ingredienti della cucina caraibica, utilizzato per secoli da questi popoli per la conservazione di carne e pesce. Gli spagnoli impararono dai giamaicani ad utilizzare il pimento nella preparazione di escabeches e sottaceti. Il pepe della Giamaica è ottimo nella preparazione di marmellate e dolci a base di frutta, esaltandone il sapore.

Curiosità

Nel XVIII secolo i soldati russi lo usavano come deodorante, mettendo alcune bacche negli stivali. Da allora si diffuse l’utilizzo nelle fragranze maschili.